CELLULE PARROCCHIALI DI EVANGELIZZAZIONE
ANNO PASTORALE 2005/2006
CELLULA n. 355: DEUS CARITAS EST (terza parte)
La carità della Chiesa come manifestazione
dell'amore trinitario.
19- "Se vedi la carità, vedi la Trinità"
(S. Agostino). Lo Spirito Santo ci fa amare
i fratelli con l'amore di Gesù e trasfontla
il cuore della Chiesa perche sia espressione
sulla terradell ' amore trinitario mediante
il dono della Parola, dei Sacramenti e della
promozione umana.
La carità come compito della Chiesa.
20- E' già presente nella vita dei primi
cristiani (At 2,44-45): adesione all'insegnamento
degli Apostoli, alla comunione, alla frazione
del pane e alla preghiera: condivisione di
ogni bene!
21- 22- 23- 24: Presentazione delle diversi
modi di esprimere la carità nella storia
della Chiesa.
25- La Chiesa si esprime a)nell'annuncio
della Parola, nella celebrazione dei Sacramenti
e nell'esercizio della carità., b) vissuta
all'interno e all'esterno della Chiesa stessa:
per tutti!
Giustizia e carità
26- E' giusto che tutti abbiano la propria
parte di beni comuni, ma nella pratica. ..!
Società industriale... il capitale nelle
mani di pochi ...quante ingiustizie e prevaricazioni
...
27- A11a rivoluzione di classe proposta dal
marxismo si delinea lentamente la dottrina
sociale della Chiesa: varie encicliche dei
Papi fino al Compendio della dottrina sociale
della Chiesa de12004.
28 -a) La politica deve dare un giusto ordine
alla società e allo Stato, ma secondo giustizia
e con la autonomia vicendevole con la Chiesa.
Ma cos ' è la giustizia e come applicarla?
Occorre far uso della ragione sempre purificata
dall'interesse e dal potere. Qui entra in
gioco la fede e la dottrina sociale della
Chiesa, che partendo dalla ragione, purificata
dalla fede (= visione di Dio sulle cose e
sulle persone) fonna la coscienza delle persone
affinche si cerchi ciò che è bene per tutti
b) in un servizio d'amore, che non può essere
offerto da uno Stato totalizzante incapace
di cogliere il bene che viene da tutte le
forze vive che si prodigano per chi ha bisogno
di pane e di conforto.
29- Da qui l'impegno dei fedeli laici competenti
a cooperare in maniera coerente e le organizzazioni
caritative della Chiesa che agiscono come
soggetto direttamente responsabile.
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